24/12/2021 - Incontro di Confartigianato con alcuni parlamentari per sollecitare il Governo ad adottare soluzioni adeguate.
La corsa agli aumenti tariffari dell’elettricità e del gas sembra non avere fine. Una situazione che sta mettendo in difficoltà molte aziende indipendentemente dalla dimensione. “Come Confartigianato Imprese Vicenza - commenta il presidente Gianluca Cavion- stiamo da tempo sollecitando il legislatore affinché venga deliberato anche per il primo trimestre del 2022 l’abbattimento degli oneri di sistema per le piccole imprese. Questo, se non risolverebbe il problema degli aumenti tariffari, almeno ridurrebbe in maniera relativamente significativa il costo totale della bolletta energetica. Se ciò non accadesse c’è il serio rischio che le imprese sospendano l’attività per qualche settimana o mese, soprattutto quelle i cui costi per l’energia elettrica e il gas hanno una forte incidenza rispetto a quello del lavoro”.
Proprio per fugare questo pericolo, qualche giorno fa il presidente di Confartigianato nazionale, Marco Granelli, insieme alle altre associazioni rappresentative dell’artigianato, ha organizzato l’incontro “Caro energia, non spegniamo le pmi”, alla presenza di alcuni parlamentari di tutti gli schieramenti politici. Erano infatti presenti gli onorevoli Gianluca Benamati (Pd), Galeazzo Bignami (FDI), Massimiliano De Toma (FDI), Sara Moretto (Italia Viva), Luca Squeri (FI), Riccardo Zucconi (FDI) e i Senatori Paolo Arrigoni (Lega Nord) e Gianni Girotto (M5S). Erano presenti e sono intervenuti inoltre il Presidente dell’Acquirente Unico Filippo Bubbico e Massimo Ricci, direttore della divisione energia di Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Obiettivo dell’incontro: sollecitare un forte intervento strutturale degli oneri di sistema presenti in bolletta.
“Questo significa che ci attendiamo non solo l’abbattimento di tali oneri nel prossimo trimestre 2022, ma anche che i costi senza alcuna diretta relazione con l’energia elettrica o il gas forniti vengano definitivamente eliminati e spostati, se ancora utili al Paese, nella fiscalità generale. Durante l’incontro – continua Cavion - Confartigianato ha ricordato che le piccole imprese italiane pagano il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 33,5% rispetto alla media dei Paesi Ue. Inoltre i piccoli imprenditori pagano l’elettricità quattro volte in più rispetto alla grande industria secondo un assurdo meccanismo del ‘meno consumi, più paghi’ applicato agli oneri parafiscali in bolletta e che gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le nostre aziende”.
Presente all’incontro anche Loris Rui, direttore del consorzio CAEM, struttura di riferimento di Confartigianato Vicenza per le forniture energetiche, che con la presentazione di alcune tabelle ha evidenziato il forte aumento previsto per la spesa energetica nel 2022 nei diversi settori artigiani. “Costi per i quali – ha spiegato Rui - è necessario un intervento legislativo ben superiore ai 3 miliardi di euro (oggi 3,8 miliardi di euro). L’intervento legislativo di riduzione degli oneri di sistema poi andrebbe fatto soprattutto per le utenze domestiche e per tutte le piccole imprese con tariffe indicizzate o per quelle con tariffe fisse contrattualizzate dal mese di agosto, ovvero quei soggetti che effettivamente nel primo trimestre del 2022 subiranno i fortissimi aumenti tariffari e che peraltro già stanno subendo”.
Unanimi e condivise le preoccupazioni e le proposte espresse da Confartigianato dai parlamentari presenti che hanno dichiarato il loro impegno per la mitigazione dei costi energetici del primo trimestre 2022.
Altro problema per le imprese, segnalato da Confartigianato Vicenza, riguarda la necessità di avere le idee chiare sulla crescita della spesa energia per il prossimo anno.
“A tale riguardo, e al fine di permettere alle aziende associate di avere indicazioni precise sulla potenziale spesa mensile della materia energia e gas del 2022 riferita all’andamento della borsa elettrica - segnala Cavion-, è stato predisposto dal CAEM un apposito simulatore cui si può accedere tramite il sito di Confartigianato Vicenza o quello del consorzio CAEM. Nel frattempo, restiamo in attesa delle decisioni del legislatore”.