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19/04/2021 - Osservatorio del CAEM sui consumi di energia elettrica – 2020 in negativo per tutti i mestieri

L’Osservatorio del CAEM (Consorzio Acquisti Energia & Multiutility) rileva una flessione del – 9% dei consumi del 2020 rispetto a quelli del 2019 (in linea con la flessione del PIL Italiano che è stato del – 9,2%). Il campione preso in considerazione consta di 3.993 imprese. Per tutte il raffronto è stato fatto anno su anno.

Nel 1° trimestre 2020 è stato registrato un calo dei consumi del -7%. Nel 2° trimestre 2020 il calo dei consumi di energia elettrica è stato del -22,7%. il terzo trimestre del 2020 ha visto un calo del -4%. Il quarto trimestre chiude con una flessione del -2,0%.

Nella provincia di Vicenza nel suo campione rappresentato (1.524 siti) il calo è stato -8,7%, rispetto ai consumi del 2019.

Tutte le categorie o mestieri, nel 2020, hanno subito una flessione dei consumi di energia elettrica rispetto al 2019. Di seguito l’andamento di alcune attività.

Mestiere

Calo medio dei consumi di Energia elettrica del 2020 rispetto a quelli del 2019 - %

Estetica e Acconciatori

-19,2%

Pulisecco

-18,1%

Metalli preziosi

-16,8%

Abbigliamento

-13,7%

Ceramica e Vetro

-13,1%

Comunicazione

-11,4%

Legno e Arredo

-11,1%

Trasporto

-10,3%

Autofficine

-7,5%

Meccanica e Elettromeccanica

-7,5%

Carrozzerie

-7,1%

Alimentazione

-6,8%

Edili

-4,6%

In allegato l’Osservatorio del CAEM per l’intero 2020.

19/04/2021 - Aliquota IVA applicabile per la fornitura di energia elettrica per le parti comuni di condomini composti esclusivamente da unità immobiliari - interpello_142

L’Agenzia delle Entrate con risposta ad apposito Interpello chiarisce che l’iva al 10% nei condomini per le parti comuni si applica nel solo caso di contesti esclusivamente residenziali

L’Agenzia delle Entrate, a fronte di un interpello posto, con la risposta n. 142 del 03/03/2021 ha precisato che l'aliquota IVA ridotta del 10% si applica alle forniture di energia elettrica di condomini composti "esclusivamente" da unità immobiliari residenziali, ossia da abitazioni private che utilizzano l'energia esclusivamente a uso domestico per il consumo finale.

La qualificazione come "uso domestico" o "promiscuo" delle parti condominiali è coerente, peraltro, con la disciplina civilistica di riferimento, in ragione della peculiare relazione di accessorietà esistente tra le parti comuni (es. luce scale, ascensore, …) dell'edificio e le unità immobiliari, di cui all'art. 1117 e seguenti c.c., che non consente di considerare tali parti come distinte e autonome rispetto alle proprietà dei condòmini.

Ciò in quanto il diritto di condominio rappresenta una forma di comunione che si costituisce di fatto sulle parti comuni dell'edificio, in cui coesiste una proprietà individuale dei singoli condòmini, costituita dall'appartamento o altre unità immobiliari accatastate separatamente (box, cantine, etc.) e una comproprietà sui beni comuni dell'immobile, per cui le parti comuni condominiali non offrono alcuna utilità autonoma e compiuta, ma la loro utilizzazione oggettiva e il loro godimento soggettivo sono unicamente strumentali all'utilizzazione o al godimento delle parti individuali.

Quindi, in presenza di complessi condominiali nei quali viene svolta una o più attività commerciale, di servizio o di produzione, la riduzione dell’aliquota IVA si applica nel solo caso in cui queste risultano totalmente autonome con la fornitura di energia elettrica e/o gas.

Al contrario, nel caso in cui la fornitura di energia elettrica e gas per il funzionamento delle parti comuni di condomini, “prevalentemente residenziali”, costituiti anche da unità immobiliari con destinazione diversa da quella abitativa, quali ad esempio uffici, studi professionali, negozi, si applica l’aliquota IVA ordinaria al 22%.

In allegato la risposta n. 142 del 03/03/2021 dell’Agenzia dell’Entrate all’Interpello presentato.

Elettricità: dal 1 gennaio 2021 cessa il servizio di maggior tutela per le piccole imprese.

Viene garantita la continuità della fornitura ma con il “servizio a tutele graduali”. Per le microimprese e le forniture domestiche il servizio di maggior tutela rimane fino al 31/12/2021.

Dal 1° gennaio 2021 comincia il progressivo passaggio obbligatorio dal servizio di maggior tutela al mercato libero dell'elettricità soltanto per le piccole imprese, mentre il servizio di maggior tutela proseguirà per famiglie e la generalità delle microimprese fino al 2022.

Viene quindi introdotto il 'servizio a tutele graduali' per le piccole imprese che nel 2021 non avranno ancora scelto un venditore del mercato libero.

Il servizio a tutele graduali sarà rivolto alle imprese titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione che rispondono alle caratteristiche di essere una piccola impresa in accordo alla definizione comunitaria (avere tra 10 e 50 dipendenti e un fatturato annuo tra i 2 ed i 10 milioni di euro) o che abbiano un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15kW.

Per le piccole imprese (e per le sole microimprese con almeno un punto con potenza superiore a 15 kW), quindi, dal 1° gennaio 2021 la modalità principale di fornitura sarà il mercato libero, come previsto dalle direttive europee. Per i clienti domestici e le microimprese con tutti i punti di prelievo con potenza inferiore o uguale a 15 kW, la scadenza è fissata all'anno successivo, gennaio 2022.

Come funziona il nuovo servizio a “tutele graduali”

A partire dal 1° gennaio 2021, le piccole imprese e le sole microimprese con almeno un punto con potenza superiore a 15 kW nel mercato tutelato, laddove non abbiano sottoscritto un'offerta del mercato libero passeranno automaticamente e temporaneamente, senza interruzioni della fornitura nel “servizio a tutele graduali”.

Nel periodo 1° gennaio 2021 - 30 giugno 2021 l'utenza sarà assegnata in modo transitorio al fornitore della maggiore tutela che già serve il cliente, con condizioni contrattuali coincidenti con quelle delle offerte PLACET già esistenti (contratti a Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela).
Il prezzo sarà in questa prima fase analogo a quello del servizio di maggior tutela che, per la parte della spesa per la materia energia, continuerà a riflettere le variazioni del prezzo dell'energia elettrica nel mercato all'ingrosso ma sarà basato sui valori consuntivi del PUN (il prezzo di riferimento dell'energia elettrica in Italia acquistata alla borsa elettrica). Tutte le altre componenti della bolletta continueranno a essere stabilite dall'Autorità.

Gli esercenti la maggior tutela contatteranno i clienti non domestici titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione con potenza inferiore o uguale ai 15 kW per richiedere un'autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti dimensionali della microimpresa (cioè un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro).

Dopo il 1° luglio 2021, invece, ci sarà un'assegnazione a regime e il servizio a tutele graduali sarà erogato dagli esercenti selezionati attraverso specifiche procedure concorsuali (ripetute dopo tre anni) a livello di aree territoriali.

Le condizioni economiche relative alla Spesa per la materia energia continueranno ad essere basate sui valori consuntivi del PUN, come nell'assegnazione provvisoria, e a comprendere corrispettivi a copertura degli altri costi di approvvigionamento e commercializzazione, con una parte definita in base agli esiti di aggiudicazione della gara.

In ogni caso, le piccole imprese riceveranno un'informativa dettagliata (da parte del proprio operatore) al momento dell'attivazione del servizio di tutele graduali a regime. Saranno applicate le condizioni stabilite dall'Autorità riguardo a modalità e tempistiche di fatturazione, contenuto dei documenti di fatturazione, garanzie da richiedere al cliente, tempistiche e modalità di pagamento, modalità di rateizzazione e di applicazione degli interessi di mora in caso di mancato pagamento da parte del cliente finale ecc.

Fonte: ARERA

Informazioni possono essere chieste inviando una richiesta di contatto alla seguente e.mail

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

oppure contattando

Casalatina Deborah – tel. 0444 168484

Chiara Dalle Nogare – tel. 0444 168408

Raumer Enrico – Tel. 0444 168469

Zanrosso Mirco – tel. 0444 168395

Elettricità: dal 1° gennaio 2021 termina il servizio di maggior tutela per le piccole imprese.

Viene garantita la continuità della fornitura ma con il “servizio a tutele graduali”. Per le microimprese e le forniture domestiche il servizio di maggior tutela rimane fino al 31/12/2021.

Dal 1° gennaio 2021 comincia il progressivo passaggio obbligatorio dal servizio di maggior tutela al mercato libero dell'elettricità soltanto per le piccole imprese, mentre il servizio di maggior tutela proseguirà per famiglie e la generalità delle microimprese fino al 2022.

Viene quindi introdotto il 'servizio a tutele graduali' per le piccole imprese che nel 2021 non avranno ancora scelto un venditore del mercato libero.

Il servizio a tutele graduali sarà rivolto alle imprese titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione che rispondono alle caratteristiche di essere una piccola impresa in accordo alla definizione comunitaria (avere tra 10 e 50 dipendenti e un fatturato annuo tra i 2 ed i 10 milioni di euro) o che abbiano un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15kW.

Per le piccole imprese (e per le sole microimprese con almeno un punto con potenza superiore a 15 kW), quindi, dal 1° gennaio 2021 la modalità principale di fornitura sarà il mercato libero, come previsto dalle direttive europee. Per i clienti domestici e le microimprese con tutti i punti di prelievo con potenza inferiore o uguale a 15 kW, la scadenza è fissata all'anno successivo, gennaio 2022.

Come funziona il nuovo servizio a “tutele graduali”

A partire dal 1° gennaio 2021, le piccole imprese e le sole microimprese con almeno un punto con potenza superiore a 15 kW nel mercato tutelato, laddove non abbiano sottoscritto un'offerta del mercato libero passeranno automaticamente e temporaneamente, senza interruzioni della fornitura nel “servizio a tutele graduali”.

Nel periodo 1° gennaio 2021 - 30 giugno 2021 l'utenza sarà assegnata in modo transitorio al fornitore della maggiore tutela che già serve il cliente, con condizioni contrattuali coincidenti con quelle delle offerte PLACET già esistenti (contratti a Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela).
Il prezzo sarà in questa prima fase analogo a quello del servizio di maggior tutela che, per la parte della spesa per la materia energia, continuerà a riflettere le variazioni del prezzo dell'energia elettrica nel mercato all'ingrosso ma sarà basato sui valori consuntivi del PUN (il prezzo di riferimento dell'energia elettrica in Italia acquistata alla borsa elettrica). Tutte le altre componenti della bolletta continueranno a essere stabilite dall'Autorità.

Gli esercenti la maggior tutela contatteranno i clienti non domestici titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione con potenza inferiore o uguale ai 15 kW per richiedere un'autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti dimensionali della microimpresa (cioè un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro).

Dopo il 1° luglio 2021, invece, ci sarà un'assegnazione a regime e il servizio a tutele graduali sarà erogato dagli esercenti selezionati attraverso specifiche procedure concorsuali (ripetute dopo tre anni) a livello di aree territoriali.

Le condizioni economiche relative alla Spesa per la materia energia continueranno ad essere basate sui valori consuntivi del PUN, come nell'assegnazione provvisoria, e a comprendere corrispettivi a copertura degli altri costi di approvvigionamento e commercializzazione, con una parte definita in base agli esiti di aggiudicazione della gara.

In ogni caso, le piccole imprese riceveranno un'informativa dettagliata (da parte del proprio operatore) al momento dell'attivazione del servizio di tutele graduali a regime. Saranno applicate le condizioni stabilite dall'Autorità riguardo a modalità e tempistiche di fatturazione, contenuto dei documenti di fatturazione, garanzie da richiedere al cliente, tempistiche e modalità di pagamento, modalità di rateizzazione e di applicazione degli interessi di mora in caso di mancato pagamento da parte del cliente finale ecc.

Fonte: ARERA

Informazioni possono essere chieste inviando una richiesta di contatto alla seguente e.mail

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oppure contattando

Casalatina Deborah – tel. 0444 168484

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Raumer Enrico – Tel. 0444 168469

Zanrosso Mirco – tel. 0444 168395

Covid e DL Ristori: Confartigianato spinge per la riduzione dei costi dell’energia elettrica

Nell’ambito del DL Ristori in discussione è stata inserita la proposta di Confartigianato tesa ad ottenere la riduzione degli oneri delle bollette elettriche. In particolare la proposta riguarda la riduzione delle voci in bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”, particolarmente significative in termini di costi da sostenere.

Va detto che grazie all’azione di Confartigianato, la proposta emendativa al DL ristori di cui sopra, approvata in sede di Commissione Bilancio e Finanze del Senato, insieme ad altre proposte di Confartigianato, è stata recepita da tutte le forze politiche (maggioranza e opposizione). Si auspica medesimo atteggiamento in aula da parte dei Senatori e successivamente alla Camera dei Deputati.

Il provvedimento, se approvato definitivamente, dovrebbe rimandare a un successivo intervento di ARERA, relativo almeno per i mesi di novembre e dicembre 2020, per la “riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse da usi domestici”.

Il DL Ristori deve essere convertito in legge entro il 28/12/2020.